1)
Dizion. 4° Ed. .
GANGHERO.
Apri Voce completa
pag.569
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
GANGHERO.
Definiz: | Strumento di ferro con piegatura simile a un anello, e innanellati insieme servono per congiugnere i coperchi
delle casse, e degli armari, e simili arnesi, che sopr'essi si volgono. Lat. cardo.
Gr. στροφεύς. |
Esempio: | Libr. Astrol. E ingangherale con gangheri di legno, e con colla di quoio.
|
Definiz: | §. I. Per Cardine. Lat. cardo. Gr. στροφεύς. |
Esempio: | Din. Comp. 2. 35. Signori, volete voi esser consigliati? fate l'uficio nuovo,
ritornate i confinati a città, traete le porti de' gangheri, cioè se voi fate queste due cose, potete dire d'abbattere
la chiusura delle porti. |
Esempio: | Stor. Pist. 76. Non volle entrare dentro, finoattantochè non fece levare le porte
de' gangheri. |
Esempio: | Mor. S. Greg. Le nuvole son lo suo nascondiglio, e non considera le cose nostre,
e va intorno alli gangheri del cielo. |
Definiz: | §. II. Ganghero, è anche un Picciolo strumento di fil di ferro, adunco, con due piegature da piè simili al
calcagno delle forbici, che serve per affibbiare in vece di bottone. Lat. aes uncinatum, uncum
retinaculum. |
Esempio: | Burch. 1. 26. Io vidi un granchio senza la corteccia Venir ver me, dicendo: il vin
cercone Mi fa portare a gangheri la peccia. |
Esempio: | Varch. stor. 9. 265. Increspata da capo, dove s'affibbia alla forcella della gola
con uno, o due gangheri di dentro. |
Definiz: | §. III. Mettere in gangheri, vale Accomodare a' gangheri la cosa, che va gangherata; e si dice
ancora così, degli arpioni delle 'mposte delle finestre, e degli usci, quando si mettono in opera, collocando nelle
bandelle gli arpioni. Lat. cardinibus inserere, immittere. |
Definiz: | §. IV. Cavar di gangheri, è il suo contrario. Lat. evellere a
cardinibus. |
Definiz: | §. V. Cavar di gangheri, per metaf. vale lo stesso, che Cavar di cervello. Lat. animum
percellere, confundere. Gr. καταπλήττειν.
|
Definiz: | §. VI. Stare in gangheri, vale Stare in cervello. Lat. mente
constare. Gr. εὐφρονεῖν. |
Definiz: | §. VII. Uscir de' gangheri, è il suo contrario. Lat. animo abalienari,
mente percelli. Gr. καταπλαγῆναι.
|
Esempio: | Salv. Granch. 5. 3. Io credo, Duti, che tu mi farai A ogni modo uscir de'
gangheri. |
Esempio: | Varch. Suoc. 4. 5. E tanto mi pare, che Gismondo sia uscito de' gangheri.
|
Esempio: | Red. Ditir. 12. Solamente nel vedere Mi farieno uscir de' gangheri.
|
Definiz: | §. VIII. Esser fuor de' gangheri, per metaf. vale Esser fuori di cervello. Lat.
animo non constare. Gr. παραφρονεῖν. |
Esempio: | Fir. Luc. 4. 4. Che parole sono le vostre? Siate voi fuor de' gangheri?
|
Definiz: | §. IX. Ritornare in gangheri, per metaf. vale Ritornare in cervello. Lat. resipiscere. Gr. ἀναφρονεῖν. |
Esempio: | Fir. As. 48. Ritornato Diofane pure alla fine ne' gangheri, s'accorse della sua
castronería. |
Definiz: | §. X. Dare un ganghero, diciamo propriamente dello Schiacciarsi la lepre sopraffatta dal cane in
terra, e volgersi di dietro; detto dalla somiglianza, che ha quel rivolgimento colla forma del ganghero. Lat.
retrorsum elabi. Gr. ὑπεκφεύγειν.
|
Definiz: | §. XI. E per similit. Dare indietro. Lat. fuga eludere. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 3. 79. Essendo egli di esercito inferiore, ma più destro a rubare,
scorrere in masnade, dar gangheri, e porre agguati. |
Esempio: | Malm. 2. 76. Dà un ganghero a tutti, e torna fuora Dietro al suo can veloce come il
vento. |
|